Visitiamo insieme la Civita di Bagnoregio, il piccolo borgo di tufo definito la “città che muore”
Finalmente si riparte e, come detto più volte, al 90% si riparte proprio dall’Italia: dalle sue bellezze infinite e variegate, dal mare alla montagna, dall’arte alla storia, dai borghi alla natura.
Pochi paesi al mondo sono in grado di soddisfare qualsiasi esigenza, grazie a 20 regioni e un patrimonio artistico-naturalistico incommensurabile.
Io ho già diversi progetti, tra cui due rimasti in sospeso proprio a pochi giorni dalla partenza…non so se ripartirò da quelli (al momento vi tengo ancora sulle spine), ma di sicuro quest’anno – contro ogni ogni aspettativa – scoprirò qualcosa di nuovo.
In realtà, nonostante la mia voglia di viaggiare mi porti spesso fuori dai confini nazionali, per il gusto del diverso, cerco di programmare sempre almeno un weekend nella mia Italia, perché mi sa sorprendere ogni volta.
Come quel weekend sul lago di Bolsena di qualche anno fa, che mi lasciò senza parole.
Nacque per caso, come una destinazione che meditavo da tanto perché adoro i laghi, e finì con la consapevolezza di aver scoperto un luogo magico e nascosto, quasi riservato a pochi.
In quei giorni, programmai anche una visita alla Civita di Bagnoregio, che ora vi racconto.
Civita di Bagnoregio: la città che muore
La Civita di Bagnoregio è anche conosciuta come “paese che muore”, visto che le sue precarie condizioni e il rischio di cedimento strutturale ha fatto allontanare tutti i suoi abitanti. Ad oggi, infatti, se ne contano poco più che una decina, a cui fanno compagnia le migliaia di turisti che ogni anno si recano a Bagnoregio per visitare questo piccolo borgo di tufo che, tra l’altro, entra a pieno titolo fra i Borghi più belli d’Italia.
Ed è sicuramente vero visto che, nelle poche ore necessarie per la visita, vengono scattate centinaia e centinaia di foto.
Noi abbiamo dedicato un’intera mattinata a questo borgo suggestivo e, effettivamente, anche io che non sono l’addetta ufficiale alla macchina fotografica, ho fatto un numero incredibile di scatti: ogni angolo, qui, merita di essere immortalato e, almeno io, sono letteralmente impazzita per portoncini e davanzali fioriti.


La Civita di Bagnoregio è un borgo di origine etrusca/medievale ed è collocata nella Valle dei Calanchi, tra i due fiumi del Rio Chiaro e del Rio Torbido. È collegata al resto della città (Bagnoregio, appunto, in provincia di Viterbo), da un ponte sospeso di circa 300 metri.
Teoricamente, gli accessi sono contingentati, proprio per tenere sotto controllo la capacità di carico di questo borgo, che rischia seri danni. Si accede dalla Porta di San Maria, sormontata da due leoni, e poi da lì si apre sulla piazza principale e sulle viuzze strette e arroccate.

Oltre ai palazzi rinascimentali dei Colesanti, dei Bocca e degli Alemanni, la Civita è anche ricca di botteghe e di osterie dove apprezzare i tipici prodotti tosco-laziali, per cui il mio consiglio è di fermarvi assolutamente a pranzo qui!
Info utili
L’accesso alla Civita ha un costo di €5,00, che si paga prima di attraversare il ponte.
Non è possibile raggiungerla direttamente in auto o con altri mezzi per cui, non appena arrivati in centro, bisogna parcheggiare l’auto e attendere la navetta (che ha un costo di €1,00 a tratta). Si potrebbe arrivare anche a piedi, ma la salita è molto faticosa, soprattutto considerando tutta la passeggiata ancora da compiere, una volta arrivati all’ingresso.
–> Per maggiori informazioni, visita il sito ufficiale della Civita di Bagnoregio <–

Sarà che io amo i borghi, ma ritengo la Civita di Bagnoregio un’escursione da non perdere, sia se siete in zona, sia se volete organizzare un weekend nei dintorni, proprio per visitarla.
E, se avete altre destinazioni simili da suggerirmi, per il mio ritorno ai viaggi, sono tutta orecchi..e occhi!
Che meraviglia! L’ho inserita in lista da tempo ma non capita mai l’occasione giusta per visitarla… spero di andarci prima che la città che muore “schiatti” definitivamente 😛
E spero anche che con la voglia d’Italia che sicuramente la farà da padrona questa estate, non venga presa d’assalto e “rovinata” dai turisti.
Voi come state? Vi abbraccio forte! 🙂
Carissima!!! Noi stiamo bene, fortunatamente…voi? Secondo me non “schiatterà” proprio a breve, ma meglio cogliere la palla al balzo, che poi ti vengono altre voglie e i progetti passati vanno in coda!
Un mega abbraccio…più vicino! 😉