cosa fare a caserta in due giorni Bagno di venere

Cosa fare a Caserta in due giorni

Racconto del mio weekend a Caserta, durato due giorni alla scoperta di un territorio a me vicino.

Nemmeno un mese fa, complice l’assemblea nazionale dell’Associazione Italiana Travel Blogger, un bel po’ di noi ci siamo ritrovati insieme a Caserta, proprio a 60 chilometri da casa mia.

Naturalmente, l’impegno istituzionale ha sempre la priorità, ma vuoi mettere la possibilità di scoprire posti nuovi, in compagnia di instancabili viaggiatori?

Certo, mi direte che Caserta non dovrebbe essere un posto così tanto nuovo per me, che posso raggiungerlo anche per una passeggiata pomeridiana, ma in realtà le esperienze vissute in questo intenso weekend non le avevo mai nemmeno immaginate e mi sono sentita catapultata in un territorio tanto affascinante, quanto inesplorato.

E, senza tante chiacchiere, vi porto con me in questo viaggio, raccontandovi cosa fare a Caserta in due giorni, andando oltre la classica, quanto maestosa, Reggia, che comunque troverete nell’itinerario, imperdibile se non ci siete mai stati!

Cosa fare a Caserta in due giorni

Di seguito troverete le linee guida per organizzare una fuga di due giorni a Caserta e dintorni, che può esservi utile sia se desiderate pianificare un viaggio in città, sia se vi trovate in Campania e siete alla ricerca di una deviazione dal vostro itinerario.

Nelle prossime settimane, poi, troverete sempre sul Blog interessanti approfondimenti sulle destinazioni e qualche chicca su dove dormire e mangiare! 😉

Noi abbiamo alloggiato al Cas’E’ Charming House Family, adatto alle famiglie

Giorno 1 – Mattina

Mattinata dedicata alla natura e all’escursionismo, nonché ai prodotti enogastronomici locali!

Sentiero del Conciato Romano
Le colline dell’Alto Casertano

Una meta assolutamente insolita e poco digitata sul web e, forse proprio per questo, ancora più affascinante, è il “Sentiero del Conciato Romano”: un percorso che si snoda dal cimitero di Villa Santa Croce, fino all’agriturismo Le Campestre, attraversando i sentieri naturalistici delle colline dell’Alto Casertano e facendo tappa, a metà strada, all’azienda agrituristica la Sbecciatrice, per un incontro sicuramente culinario, ma anche conoscitivo del territorio che dà origine al famoso pomodoro riccio, un ingrediente insostituibile nei più rinomati piatti gourmet attuali.

Pomodoro riccio
Il famoso pomodoro riccio

Ma perché si chiama del Conciato Romano? Perché il punto di arrivo di questo percorso, come detto, è l’agriturismo Le Campestre, dovrà si potrà degustare questo famoso pecorino, condito, per l’appunto, secondo una tradizionale ricetta locale.

Per vivere l’intera esperienza, vi consiglio di rivolgervi al portale Reggia.it, fornitori quasi esclusivi dell’escursione.

Leggi l’intero racconto del trekking nell’Alto Casertano

Giorno 1 – Pomeriggio

Non c’è tempo per il relax!

Nel pomeriggio di questa giornata all’insegna dei siti più insoliti e delle esperienze più autentiche, rientra la visita al Real Sito di Carditello, situato nel comune di San Tammaro, a circa 20 minuti di auto dal centro storico di Caserta.

Si tratta di uno dei progetti più ambiziosi di recupero e valorizzazione di patrimonio culturale, poiché solo da pochi anni è stato confiscato alla malavita organizzata locale e affidato a una Fondazione costituita dal Ministero dei Beni Culturali e delle attività culturali e del Turismo, dalla Regione Campania e dal comune di San Tammaro, per un processo di riqualificazione.

Real Sito di Carditello
Esterni Real Sito di Carditello

Attualmente, del Real Sito di Carditello sono visitabili soltanto gli esterni, un paio di sale che frequentemente sono sede di eventi e le maestose scuderie. Ma, più di tutto, la reggia di Carditello ospita la base per l’ascensione in mongolfiera, nell’ambito dell’esperienza “Volare sull’Arte” e un bosco annesso che fa da cornice a innumerevoli iniziative di vario genere.

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Giorno 2 – Mattina

Se chiedete cosa fare a Caserta in due giorni, non può assolutamente mancare la visita alla Reggia, indiscusso capolavoro di Luigi Vanvitelli, commissionato da Carlo di Borbone.

Un dedalo di stanze sfarzose, testimonianza della grande nobiltà che le ha abitate, si affaccia su uno dei giardini più belli al mondo e insieme conducono Caserta sul tetto d’Europa, accanto alle residenze reali più importanti.

Parco Reggia di Caserta
Esterni della Reggia di Caserta

Magari, per rendere la visita più insolita e farla rientrare così all’interno di un itinerario esclusivo, potreste decidere di optare per una visita guidata che vi porti alla scoperta del simbolismo esoterico e dei messaggi nascosti in numerosi dettagli della maestosa dimora.

Tale visita guidata prende spunto dagli studi e dal libro di Tiziana Barrella, dal titolo “Culture esoteriche e significati nascosti- I segreti della Reggia di Caserta”.

Giorno 2 – Pomeriggio

Per quanto ci riguarda, il nostro weekend è terminato qui, ma non prima di aver degustato i prodotti tipici campani e, soprattutto, casertani (leggi assolutamente “mozzarella di bufala”!) presso il Bar Serao (denominato anche Bar del Territorio), situato a due passi – letteralmente – dalla Reggia di Caserta.

Tuttavia, il mio consiglio per vivere al meglio anche quest’ultimo pomeriggio, è quello di godere del cuore del centro storico della città, fatto di aree pedonali, strade eleganti e locali tipici e invitanti.

Se invece non siete ancora stanchi, potreste passeggiare per il borgo di Casertavecchia (che noi avevamo già visitato in un’altra occasione), oppure dedicarvi al Belvedere di San Leucio, un complesso monumentale di indubitabile bellezza e maestosità. Noi questa tappa ce la siamo segnati per il prossimo appuntamento a Caserta, che siamo certi non tarderà ad arrivare!

Se siete alla ricerca di siti insoliti, potreste scegliere anche la Villa di Poppea a Oplonti

Come arrivare a Caserta

Caserta si trova molto vicina a Napoli; per questo – a pari del capoluogo campano – la si può ritenere ben collegata con il resto delle città italiane, nonché dalle principali capitali europee.

Difatti, l’aeroporto di Napoli Capodichino dista meno di 30 km dal centro storico di Caserta e, anche l’uscita autostradale è collocata lungo l’A1, principale arteria che attraversa l’Italia intera.

È indubbiamente possibile raggiungere Caserta anche con il treno, grazie alla sua stazione centrale che dista circa 5 minuti di cammino a piedi dal centro storico: NTV Italo propone anche linee dirette di alta velocità dalle altre principali stazione italiane, mentre con Trenitalia occorre cambiare a Napoli, ma tenendo conto che il tragitto da Napoli a Caserta dura davvero pochi minuti.

♥ Per questo splendido weekend alla scoperta di Caserta oltre la Reggia ringrazio in primo luogo l’Associazione Italiana Travel Blogger, per essersi prodigata nella sua organizzazione e, subito dopo, tutti i partner coinvolti nell’iniziativa, tra cui Emma di Cas’E Charming House Family e Francesco Marzano di Reggia.it, nostri fedeli accompagnatori in ogni attività, di cui presto vi racconterò nei dettagli!

 

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2 commenti

  1. Wow, la stanno riqualificando! Ero rimasta ai tempi in cui era un rudere abbandonato (ma sempre con un grande fascino). Non sapevo dei voli in mongolfiera, terrò d’occhio le iniziative.
    Assolutamente sì, sceglierei la visita guidata, anche il tema esoterico non mi dispiace, in genere quando entra in gioco il genio della mente napoletana s’imparano sempre cose nuove legate al simbolismo!
    Sai cosa mi piacerebbe vedere? L’acquedotto! *_*
    Vi ho seguiti su IG con molto piacere! 🙂

    1. Io non ci ero mai stata a Carditello, perché sapevo addirittura che fosse chiuso…invece ho trovato una fantastica sorpresa! Il boschetto in cui fanno gli eventi è davvero suggestivo! ^_^
      Ecco: l’Acquedotto manca anche a me, così come tanti siti importanti della provincia, quindi devo organizzare presto un altro weekend! 😉

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