Premessa fondamentale: quando viaggio, soprattutto all’estero, mangiare cibo locale è come visitare un monumento o ammirare un paesaggio.
Non si può prescindere da questo, significherebbe rinunciare a una parte dell’esperienza, viaggiare a metà.
Ciò non significa che delle volte anche io sia stata costretta a ricorrere al “fast food salvavita“, vuoi perché dopo tanto tempo alcuni sapori mi avevano stancata, vuoi perché per cenare ogni sera in alcune località – come la Finlandia o la Svizzera – sarei finita col prosciugare il mio conto corrente.
Di certo, proprio per me non è stato un sacrificio enorme, poiché purtroppo amo molto anche questo tipo di junk food e in alcuni casi sono riuscita anche a renderla un’esperienza particolare! 😉
Nel Circolo Polare Artico, per esempio, ho avuto il piacere di cenare nel McDonald’s più a nord del mondo.

È stato un momento davvero suggestivo poiché la particolare posizione e la scarsa illuminazione, ti davano davvero l’impressione che dietro il locale non ci fosse più nulla e il mondo fosse finito! 😛

In Svizzera invece, sempre al McDonald’s, mi si sono illuminati gli occhi quando entrando ho trovato esposta la pubblicità del McRaclette…l’hamburger con il mio formaggio preferito, tipico della Svizzera!!! 😀
Beh, direi che anche questo è cibo caratteristico! 😉
Diverso il discorso è stato per le cene negli Emirati Arabi: non hanno una vera e propria arte culinaria, ma un incrocio di sapori per lo più asiatici, e dopo tanto tempo stancano! 🙁
Così, siamo andati alla ricerca di qualcosa che avesse un gusto più neutro e lo abbiamo trovato in una catena mai vista in Italia o altrove, chiamata PizzaHut.
Oddio, per noi napoletani, qualcosa che si chiami pizza all’estero è tutto un mistero, ma devo dire che siamo rimasti molto soddisfatti, per qualità e quantità di porzioni, e soprattutto per il costo! Dopo aver fatto colazione la mattina da Starbucks con due cornetti e due bicchieri di latte per la modica cifra di 14 €, cenare la sera con due porzioni di bruschette, due di patate, una pizza, un piatto di pasta e due bibite spendendo 9 € in tutto, non ci sembrava vero!
E ripeto, non era proprio male! 🙂
A proposito di pizza!!! Immangiabile, purtroppo, quella della catena sudafricana ColCacchio. 🙁

Mi starete chiedendo perché io abbia deciso di mangiare proprio la pizza in Sudafrica…ma la risposta è semplice: siamo arrivati tardi a Hermanus, non era la stagione di maggiore affluenza turistica ed era l’unico locale aperto e affollato. In seguito, l’abbiamo diligentemente evitata… 😛
Infine, onore al mio preferito, quello che prima di partire mi informo se c’è e dov’è: NordSee, il fast food a base di pesce dei mari del Nord.

I piatti sono squisiti e anche in questo caso mi sembra di mangiare del cibo locale, perché effettivamente questa catena si sviluppa soltanto dove è possibile pescare questo tipo di pesce e infatti è molto diffusa in tanti paesi del Nord Europa…per me è una specie di attrazione turistica!!!
Detto questo, vi avviso che non sono una persona particolarmente attendibile sul cibo: sono una golosona e mangio di tutto e ogni cosa mi piace!
Potete fidarvi, però, se vi consiglio come prima cosa di entrare nei ristoranti che propongono cucina tipica del luogo, perché è difficile, lo so, ma rinunciare per qualche giorno alla pasta col ragù, si può! 😉
[…] Praga. Per me è vera e propria attrazione e rientra spesso nei miei piani di battaglia!😛 (leggi qui la mia passione per i fast […]
Ahhh eccolo 😀 beccato! Mi ricordavo bene che ne avevi parlato! Encomiabile comunque la cosa che aprono soltanto dove è possibile pescare quello che commercializzano. Una sorta di catena ecofriendly. Ma tu dovevi vedere il taglio rustico delle patate fritte *_* e poi dovevi vedere la cialdina di mais a forma di conchiglia con l’insalata di gamberetti dentro *_* e poi dovevi vedere le baguette croccanti con i filetti di…AHHHRGG basta! 😛 😀 😀 :d
Sì, ti pregooooo….bastaaa!!!!!!