C’è una cosa che sicuramente accompagna tutti i miei viaggi, che caratterizza i miei giorni di scoperta, che mi fa essere una persona migliore: quando vado in un posto nuovo, non smetto mai di #Imparare.
È decisamente questo, quello che mi viene in mente per la lettera I del mio #alfabetodelviaggio di questa settimana.
Guardarmi intorno, essere curiosa, capire e ammirare le differenze, portare a casa qualcosa di nuovo per migliorare la mia vita.
Dai bambini africani, ho imparato che bisogna sorridere sempre, anche se fa una caldo bestiale, anche se l’acqua è poca, anche se a volte tutt’intorno è arido. Perché incontrare un sorriso, abbracciare una persona nuova, è motivo di gioia.

Dalle famiglie messicane ho imparato che anche in piccoli paesi, quasi invisibili, lontani dal centro, una capanna con un po’ di musica fa calore di casa e i bambini che corrono per strada, crescono sporchi, ma felici.
Dalla popolazione tunisina ho imparato che si può essere dignitosi anche senza possedere nulla; che si può essere felici anche percorrendo a piedi i diversi chilometri che ti separano dalla scuola e giocando a palla piuttosto che con la X-Box.

Dai tedeschi, ho imparato che è inutile nascondersi dietro facciate di rappresentanza, che oscurano al mondo chi sei veramente. È sicuramente meglio affrontare i propri scheletri, mettere a nudo le proprie debolezze, per affrontare al meglio il futuro, per diventare più forti, per non ripetere più gli stessi errori.
Dai Paesi del Nord Europa ho imparato che il rispetto per la propria terra è bello e che le cose possono funzionare. Non esistono paesi senza problemi, ma esiste la determinazione nel volerli affrontare e – soprattutto – esiste la cultura comune di volersi comportare giustamente, piuttosto che no.
Questo e tanto altro ho imparato girando il mondo, guardando negli occhi le persone, ammirando il loro modo di vivere.
Nessuno è migliore o peggiore di un altro, è soltanto diverso…e ogni diversità, arricchisce il cuore e la mente di chi si apre alle novità.
Non smetterò mai di viaggiare e di #imparare, augurandomi davvero di poter portare nella vita, i piccoli tesori che scopro fra le strade del mondo…♥
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La settimana prossima, il mio Alfabeto del Viaggio andrà in vacanza, pronto per ritornare sabato 19 agosto, come sempre.
Nel frattempo, mi piacerebbe sapere cosa accomuna tutti i vostri viaggi che inizi con la lettera I e, soprattutto, qual è la cosa più importante che avete imparato in giro per il mondo…o semplicemente nel paese accanto al vostro.
Vi saluto e vi abbraccio e, come sempre, vi do un accenno di cosa caratterizzerà il mio weekend: questo fine settimana, si parla di #incontri! 😉
Poi ve li racconto! Un bacio! :*
Per tutte le altre lettere, leggi qui!
Bellissimo questo pezzo, quante cose vere che hai detto! Questo è uno degli aspetti del viaggio che apprezzo di più, imparare ma non le cose spicciole quanto piuttosto la profondità che c’è dietro una tradizione, un modo di fare o un sorriso spontaneo. A volte dimentichiamo quanta bellezza ci sia dietro la semplicità…ma quanto è meraviglioso ricordarsene e ritrovarla proprio in viaggio?! 😉
Allora vediamo #Icome….. Ihhhh e chè caùr nun c’ha facc’ cchiù! L’ho scritto bene? 😛
Ps: ma è impressionante come passano le settimane! O_O Buone vacanze, ti abbraccio!
Mmh…diciamo che più che “caùr”, noi qui diciamo “cavr”…ma l’#Idea rende! ^_^
E poi è proprio vero: portarsi a casa qualcosa del modo di vivere degli altri ti fa sentire davvero bene, decisamente più ricca.
Buone vacanze anche a te! Sai che ho trovato disponibilità alla stessa Guest House dello scorso anno? E anche allo stesso prezzo…XDDDDD
Imparare qualcosa da un viaggio è probabilmente una delle cose più importanti, perché se impariamo e comprendiamo una cosa poi diventa più facile rispettarla. Per cui io direi una cosa collegata: #ICome… Incontri: incontri con le persone del posto che abbiano voglia di raccontarci qualcosa e aiutarci quindi a imparare qualcosa in più di quel posto.
Un bacione ❤️
Sai che a volte sono così “itinerante” che in un posto mi fermo pochissimo e non riesco mai a entrare in sintonia con le persone del luogo.
Quelle poche volte che ci riesco, diventa sempre un’esperienza memorabile.
Un abbraccio e buonanotte! ✩♡
Prima di leggere i tuoi articoli sull’alfabeto di viaggio mi piace pensare subito alla prima risposta che assocerei alla lettera. In questo caso ho immediatamente pensato alla parola “isola” e alla lista di isole che vorrei visitare negli anni. Poi però ho iniziato a leggere e sono rimasta molto colpita dalle tue parole. Hai pienamente ragione, viaggiare è conoscere ed imparare. Imparare a vedere luoghi e culture con occhi diversi, imparare ad apprezzarli o comunque a non giudicarli con pregiudizio. Nei miei viaggi mordi e fuggi non sono mai stata a lungo a contatto con una popolazione in particolare, però ho imparato qualcosa da ogni posto e da molte persone incontrate lungo la strada. Grazie di questi spunti di riflessione! 🙂
Grazie a te, che dedichi sempre un po’ del tuo tempo ai miei articoli! ♡
Anch’io interagisco poco con la popolazione locale, ma spesso si impara semplicemente guardando, osservando i piccoli gesti quotidiani…
…e comunque le isole erano la mia seconda opzione: le adoroooooo!!! ^_^
Un bacio e buonanotte! :*