Scopriamo insieme la villa di Poppea a Oplontis, meravigliosa villa d’otium, preservata dal turismo di massa, ma vero tesoro imperdibile.
Una donna arguta e determinata, tuttavia spesso considerata una merce di scambio: ecco chi era la proprietaria della Villa di Poppea a Oplontis, nel cuore dell’antica Torre Annunziata.

Secondo un’iscrizione ritrovata su di un’anfora rinvenuta durante gli scavi, che fa riferimento a uno schiavo o a un liberto della donna, è proprio Poppea, la moglie di Nerone, ad aver avuto per un periodo di tempo la proprietà di questa villa d’otium, ossia un edificio prevalentemente residenziale, collocato nell’immediata periferia della città principale.

E il lusso sfarzoso, i grandi spazi, i giardini e l’immensa piscina, ci catapultano alla vita di circa duemila anni fa e ci fanno immaginare che tutte le nostre presupposizioni siano vere.

Nonostante questo inestimabile tesoro si trovi a pochi minuti di auto da casa mia, non avevo ancora avuto la fortuna di visitarlo; almeno fino a sabato, quando ho partecipato alla visita guidata organizzata da Guido Tour Sharing.
Chi è Guido Tour Sharing
Guido Tour Sharing è un’impresa locale che fonda la sua idea di business sull’esperienza di un tour condiviso: la proposta principale, infatti, è quella di scegliere un’attività e di condividerla con altri partecipanti, al fine di ridurne i costi. Per questo motivo, la visita guidata avrà luogo soltanto se si raggiunge il numero minimo di cinque partecipanti. Le comunicazioni sul tour sono chiare e tempestive e avvengono tramite e-mail; al termine della visita guidata, poi, la condivisione continua con il momento taverna, ovvero con il resoconto dell’esperienza, davanti a un fresco drink!
La Villa di Poppea a Oplontis
Come ho già anticipato, io ho partecipato al tour della Villa Imperiale di Torre Annunziata, accompagnata dalla preparatissima guida Vito: ho così subito scoperto che la Villa di Poppea a Oplontis si trova nel pieno centro cittadino e che è perfettamente conservata, dato che i suoi scavi sono relativamente recenti.
Abbiamo potuto osservare i diversi spazi interni, che custodiscono ancora degli affreschi dai colori vivaci e dai dettagli precisi; ma anche i giardini e la zona riservata alle terme, che ci può far pensare ancora una volta che la villa fosse un luogo di ritrovo e per questo disabitata al momento dell’eruzione. Nessuna vittima, infatti, è stata ritrovata a seguito degli scavi.

Alcuni dettagli, saltano immediatamente agli occhi: è possibile visitare la villa passeggiando sugli antichi mosaici originali, che – se da un lato fa pensare a quanto sia difficile realizzare uno strumento che possa consentire contestualmente sia la fruizione che la sua conservazione – dall’altro, fa toccare con mano tutta l’arte del tempo.
Anche osservare da vicino i calchi delle porte di ingresso, così simili alle nostre, riporta uno spaccato di vita quotidiana che ci fa sembrare quelle persone davvero tanto vicine.

Cosa mi ha colpito di più?
I colori quasi intatti degli affreschi…vedo ancora l’artista posare l’ultima pennellata su quelle pareti.

Visitare la Villa di Poppea a Oplontis è stata davvero un’esperienza unica, che spesso si tende a sottovalutare perché fuori dal circuito turistico più famoso, ma assolutamente imperdibile.
Informazioni per la Villa di Poppea a Oplontis
La Villa Imperiale di Oplontis si trova a Via Sepolcri, nel cuore di Torre Annunziata. È aperta tutti i giorni dalle 8:30 alle 17:00 (dal 1° novembre al 31 marzo), e fino alle 19:30 da aprile al 31 ottobre.
Il biglietto di ingresso costa € 7,00 e dà diritto all’accesso anche al sito di Boscoreale.
Annualmente, viene stabilito un calendario di aperture gratuite che solitamente rientrano nella Settimana dei Musei e nell’iniziativa #IoVadoAlMuseo grazie alla quale, le prime domeniche del mese – ad eccezione del periodo estivo – si può avere accesso liberamente.

Il mio consiglio è quello di avvalersi di una buona guida, che sappia coinvolgervi e trasportavi nel dorato mondo di Poppea, quello che traspare dalla bellezza di queste sale immense.
Se siete in zona, può esservi utile saper come organizzare una visita a Pompei
In collaborazione con Guido Tour Sharing
Che meraviglia! Nemmeno io l’ho mai visitata e non vedo l’ora che mi capiti l’occasione giusta, ultimamente è un periodaccio! 🙁 Sul “momento taverna” ho immaginato triclini, cibarie, danze di giovani ancelle e schiavi che vi sventagliavano! 😛
Essendo abbastanza vicina, ti auguro che possa essere la scusa giusta per rallegrare questo periodo.
E, quando vuoi, vicino alla Villa c’è un’amica ❤️