Racconto della visita all’Abbazia di Montecassino, un lunedì in Albis di qualche anno fa…
[Aggiornato 2021]
Vi avevo già accennato prima di Pasqua che avrei trascorso, insieme ad alcuni amici, le festività in un agriturismo a Cassino, per poter visitare la famosa Abbazia…ma ora è giunto il momento di raccontare l’esperienza, perché ve la consiglio vivamente! 🙂
Essendo collocata più o meno al centro dell’Italia, è raggiungibile per molti anche in una sola giornata, ma per chi dovesse fare qualche chilometro in più, tutta la zona vale la visita.
Noi abbiamo riservato all’abbazia di Montecassino il giorno del lunedì, prenotando una visita guidata alle ore 11.00, dopo aver fatto colazione con calma, dato che era festa! 😉
Siamo arrivati puntuali, e altrettanto puntuale è iniziata la visita. Già prima di incontrare la nostra guida, però, avevamo potuto assaporare la meraviglia di quella costruzione, più volte riportata in vita dopo distruzioni varie: chiostri curati, mosaici e una vista spettacolare.


Abbazia di Montecassino: info generali sulla visita
L’ingresso all’abbazia di Montecassino è gratuito, ma la visita costa soltanto 5 euro a persona e – oltre a essere notevolmente interessante come la maggior parte delle visite guidate – consente anche l’accesso ad alcune zone altrimenti interdette (ad oggi, maggio 2021, il costo aggiornato è il seguente: da 1 a 5 persone € 35,00 in totale, inclusi museo e zona antica).
Ed è proprio dalla cripta, chiusa al pubblico, che inizia il nostro tour.
Si scendono diverse scale e si entra immediatamente in contatto con quella che è stata la vita di San Benedetto e di sua sorella Santa Scolastica: attraverso i mosaici perfettamente conservati e piccoli segni in ogni angolo, si ripercorre il cammino del santo che ha dato vita all’ordine monastico e alla famosa regola “ora et labora“.


Dalla cripta, poi, si esce direttamente nel secondo chiostro che, da un lato mostra l’incantevole vista dall’alto sulla città e sul suo verde, dall’altro, si affaccia sull’immensa scalinata che conduce alla Basilica dove, tra le altre cose, è possibile ammirare le tombe dove riposano San Benedetto e sua sorella gemella.


È un percorso quasi piacevolmente obbligato, che poi dalla Basilica ti accompagna direttamente all’ingresso del museo.

Il museo ha un biglietto di ingresso facoltativo da pagare, ma per chi ha prenotato la visita guidata, il suo costo è incluso in quello del servizio.
Per cui siamo entrati al suo interno e abbiamo potuto ammirare dei tesori inestimabili, da quelli archeologici risalenti ai periodi degli scavi, a quelli medievali, che raccontano frammenti della storia dell’abbazia.
E poi naturalmente miniature, stampe, dipinti, paramenti sacri e – di recente apertura, da lasciare a bocca aperta – la sala dedicata alla Natività di Sandro Botticelli.
Dopo il museo, ci sarebbe da visitare almeno il cimitero polacco (che tra l’altro è visibile dal secondo chiostro), ma noi siamo andati via perché iniziava a piovere.
La visita completa del complesso richiede secondo me circa tre ore, ma soffermandosi con calma nei vari punti, si apprezza davvero la magnificenza e il passato di questa struttura.
Ad ogni modo, tutte le informazioni per organizzare la meglio la vostra visita le potete trovare sul sito ufficiale.
Come vi ho detto, noi eravamo a Cassino già la notte prima e abbiamo alloggiato in un agriturismo nei dintorni, dotato di un’ampia area verde, ricca di animali e ottimamente contestualizzata in una zona davvero bucolica.


Vale davvero la pena soffermarsi un po’ di più, perché anche la città di Cassino è molto graziosa e accogliente e passeggiare lungo il suo corso – che è zona pedonale – è piacevole anche di sera, dove tanti ragazzi si incontrano per strada semplicemente per chiacchierare un po’! ^_^
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