A parte le spiagge meravigliosamente bianche e l’acqua cristallina, la prima cosa che viene in mente quando si parla del Messico, sono i suoi siti archeologici.
Le rovine Maya in Messico, infatti, sono di una bellezza e importanza mastodontica, che non potevo non inserirle nel mio itinerario di due settimane! A bordo della nostra macchinina, infatti, abbiamo scovato i siti più importanti e ciascuno di essi ci ha regalato un’emozione unica, perché è ciascun’area a essere unica.
Pur trattandosi di una storia e di un’architettura comune, ciascun sito archeologico ha la sua ambientazione e oggi voglio raccontarveli mettendo in risalto le caratteristiche di ognuno.
In ordine puramente cronologico (di visita!), ecco le mie rovine Maya in Messico:
Tulum
È un immenso giardino che si affaccia quasi a strapiombo sul mare. Appena entri, godi solo dell’immensità del verde e riesci a malapena a immaginare come potesse essere la vita tanti secoli fa, tra pratiche religiose e quotidianità.

E poi, camminando tra questi piccoli templi – perché in realtà sono tantissimi, ma per così dire “accessibili” – scopri la particolarità di Tulum: si affaccia su una spiaggia meravigliosa, che poi è anche diventata il simbolo della Riviera Maya.

Perché quest’area si trova proprio nella regione del Quintana Roo e raggiungerla dalle principale località turistiche di mare è facilissimo.
Chichen Itza
A Chichen Itza ci vai carico di aspettative, perché chiunque è stato in Messico, anche solo per una vacanza di mare, un salto lì lo ha fatto. E poi, di recente, è entrata anche a far parte delle nuove sette meraviglie del mondo…e di conseguenza, tu vuoi sapere perché! 😉
La risposta la trovi appena entri, non proprio all’ingresso, che è un viale già popolato da numerose bancarelle di souvenir, ma appena ti affacci alla piazza:

il Castillo è immenso, perfettamente conservato e per guardarlo ti viene il torcicollo, tanto che è grande…ma è superbo e non ti stancheresti mai di farlo.
Una volta si poteva salire fin su, poi – per motivi di sicurezza – lo si può ammirare solo dal basso, ma lo spettacolo è stupefacente comunque!
Qui, a differenza di Tulum, il colpo d’occhio non è unico, ma devi addentrati nei viali alberati per conoscere ed esplorare tutto il sito; molti templi non sono ugualmente integri, ma lungo le pareti è più facile adocchiare le antiche decorazioni Maya, con i simboli della loro cultura.

Uxmal
Probabilmente, è la meno frequentata tra le rovine Maya in Messico. Già all’arrivo, non trovi file per acquistare i biglietti, né per l’ingresso: in un attimo sei dentro e puoi trascorrere un paio d’ore nel verde.
Questo sito, infatti, è famoso per essere un vero e proprio giardino dove passeggiare di tanto in tanto all’ombra degli alberi.

Naturalmente, anche qui si può trovare una costruzione immensa che caratterizza il luogo, ma forse il tempio culto è il Palazzo del Governatore…sul quale si può anche salire!

Uxmal, infatti, è noto per essere un sito “interattivo”, ossia che può essere toccato con mano, passeggiando sopra e dentro le costruzioni storiche.
Palenque
Se a Chichen Itza sono rimasta a bocca aperta subito, qui a Palenque è stata una continua scoperta e meraviglia: l’area è completamente immersa nella giungla e – come ci spiegava la guida – oltre 1500 templi sono ancora nascosti fra i boschi.

Questo, naturalmente, conferisce un’aurea mistica al sito archeologico e fa capire subito come fossero imponenti i luoghi di culto della tradizione Maya.
Forse, nel complesso, questo di Palenque è il sito più piccolo tra le rovine Maya in Messico, ma è assolutamente il più suggestivo.

Quando, al termine del percorso, ho sentito il rombo di una cascata che affiancava delle rovine, non potevo assolutamente credere alle mie orecchie!

A questo punto, mi sento proprio di dire che un salto alle rovine Maya in Messico non sono assolutamente una cosa da “turista”, ma un appuntamento da mettere senza dubbio in calendario. Certo, magari soffermarsi a Chichen Itza, che è quella in assoluto più esposta al turismo di massa, potrebbe dare questa impressione, ma vi assicuro che questi luoghi sono in grado di catapultare chiunque in un’altra dimensione, quella che ci sembra lontana anni luce dalla nostra cultura, ma che ci avvicina alla natura in un modo impressionante!

Oltre a questi famosi siti archeologici, ce ne sono altri magari meno conosciuti, ma altrettanto importanti, come Cobà, Xpujil o Chicannà. Forse, per dare varietà al vostro viaggio, non li inserirete tutti nel vostro itinerario, come purtroppo abbiamo fatto noi, ma se siete alla scoperta del Messico, questi qui non li potete assolutamente perdere!
¡Ciao!
Che meraviglia *_* Quelle iscrizioni Maya sono come le abbiamo sempre viste sui libri!! Da una parte non mi stupisco che il tempio sia inavvicinabile: t’immagini centinaia di persone sui gradoni sacri? Sai che lavoro di photoshop dopo! 😀 😀 La foto con la costa è spettacolare, che colore quell’acqua! Aspetta aspetta che ho visto una cosa interessante sul lato destro del sito! 😉
Il celeste del Messico, infatti, non lo dimenticherò mai…nel mare, nelle lagune…troppo bello, davvero!
Mi auguro che le persone possano visitarlo davvero, senza fermarsi semplicemente ai “must da turista”. Ciao cara…io invece ho visto una cosa interessante a destra del comodino: il mio cuscino! 😁
Oh, che meraviglia! Hai presente l’emoticon con gli occhi a cuoricino? In questo momento fisso lo schermo così! 🙂 Sogno di poter visitare questi bellissimi siti anche io un giorno, in particolar modo Chichen Itza! Le tappe del vostro itinerario messicano mi piacciono moltissimo! Baci! Serena
E io te lo auguro davvero, perché il Messico ha tanto da mostrare…e spero di rendere in minima parte, con i miei racconti, tutta la bellezza di questo Paese!
Ti abbraccio! 😊
Hai visto il mio cuore da quelle parti? L’ho lasciato lì questa estate, quando ci sono passata di corsa verso altre mete. Ma ci torno, eccome se ci torno!
Uuuuh, siiii! *_* Era in attesa di essere recuperato…ma tranquilla, ora c’è un pezzetto del mio a fargli compagnia! 😉
Ho sempre sognato di vedere le rovine Maya, perché fin da piccola papà mi posizionava davanti a Voyager. Lui è un grande appassionato di “civilità perdute”. Il Messico è uno dei paesi al mondo che mi affascina di più e spero di avere presto l’occasione di visitarlo 🙂
Beh, ora che mi ci fai pensare, davanti ai templi Maya, la sensazione era proprio di essere catapultati in una puntata di Voyager, soprattutto a Palenque, dove il cielo grigio ha reso tutto ancora più suggestivo e mistico…ti auguro allora di andarci presto e di avere la possibilità di scoprire tutti i colori del Messico! ^_^
[…] Le rovine Maya in Messico di La valigia di Cassandra […]
[…] se volete leggere il mio racconto sui siti Maya in Messico, date un’occhiata qui! […]