Deserto_Tunisia

L’Erg tunisino e le sue meraviglie

Non è il momento migliore per pensare a questo genere di itinerario, lo so, perché magari molti ritengono che viaggiare in Tunisia in questo determinato momento storico sia pericoloso; ma chi si ferma a riflettere, consapevole che anche prendere la metropolitana al centro di Roma potrebbe rappresentare un pericolo, forse riesce a programmare un viaggio non molto costoso, lontano dalla folla, alla scoperta di percorsi spesso non troppo pubblicizzati ma che suscitano delle emozioni difficili da descrivere.

È il caso dell’itinerario che conduce nel cuore del Grande Erg Orientale, nel nord del Sahara, per me il mio primo viaggio fuori dalle mura europee.

Mi è tornato in mente ieri, mentre guardavo la tajine (la pentola in terracotta tipica dei paesi del sud del Mediterraneo) che mi hanno regalato appena arrivata, e ho pensato che forse era giunto il momento di raccontarlo.

In realtà ero diretta a Djerba e lì c’è stata la mia “base”, ma poi sono partita all’avventura per capire cosa poteva offrirmi un paese come la Tunisia, e la risposta è stata sorprendente!

Un viaggio attraverso la cultura delle antiche popolazioni berbere, di cui ancora oggi se ne leggono le tracce nelle poche famiglie che vivono il deserto, sullo sfondo di un paesaggio naturale mozzafiato e dalle mille sfumature.

L’itinerario si sviluppava nell’arco di due giornate molto intense e, come in molte agenzie di escursioni organizzate, era così articolato:

PRIMO GIORNO

  • Granai di Medenine
Granai_Medenine
Ph by Aramis
Granai_Medenine_2
Ph by Aramis

Questo villaggio berbero può essere considerato la porta del deserto e accanto al paese nuovo, è ancora possibile visitare le antiche rovine dei granai, piccole celle di pietra utilizzate anche come abitazioni. Oggi per lo più sono convertiti in bazar, dove è possibile trovare numerose cosucce carine e molto caratteristiche.

Granai_Medenine_bazar
Ph by Aramis
  • Matmata
Matmata_Tunisia
Ph by Aramis

Il famoso paesaggio lunare, che ha fatto da sfondo anche ad alcune scene di Star Wars, così conosciuto grazie ai suoi crateri nel deserto, che in realtà sono vere e proprie abitazioni, dove alcune famiglie vivono ancora secondo le antiche tradizioni. Qui ho bevuto il thè più buono e cremoso che abbia mai assaggiato in vita mia! ^_^

Matmata_Star Wars
Ph by Aramis
Abitazione_Matmata
Ph by Aramis
  • Deserto a Zaafrane
Dune_Zaafrane_Tunisia
Ph by Aramis

Una vasta distesa di dune, che ti fanno toccare con mano l’esperienza di percorrere le sabbie del deserto. Qui, infatti, è possibile salire “a bordo” dei dromedari e cavalcare fino alla linea dell’orizzonte, tra palme e miraggi, e sentirti magari un antico carovaniere! 🙂

Cammellata_Zaafrane_Tunisia
Ph by Aramis

SECONDO GIORNO

  • Lago salato di Chott el Jeride
Chott_el_Jeride_Tunisia
Ph by Aramis

Uno spettacolo davvero mozzafiato, soprattutto vissuto all’alba, quando il sole fa capolino da lontano e tu lo vedi riflettersi sulla lastra di sale, dura come il cemento, vastissima.

Alba_Chott_el_Jeride_Tunisia
Ph by Aramis
  • Oasi “di terra” di Degache
Oasi_Degache_Tunisia_2
Ph by Aramis

È forse l’antica concezione di oasi, molto diffusa nei territori desertici, o semplicemente la sola oasi conosciuta dagli abitanti, anche se lontana dal nostro immaginario, di palme e laghetto solitari nel deserto. Qui è un territorio recintato, ricco di vegetazione, dove si coltivano soprattutto i datteri.

Oasi_Degache_Tunisia
Ph by Aramis
  • Oasi “di montagna” di Chebika
Oasi_Chebika_Tunisia
Ph by Aramis

Eccola, l’esplosione del paesaggio e della natura in mezzo al nulla; quella che ci viene in mente alla parola “miraggio” (oltre a una bottiglia d’acqua, naturalmente!). Chilometri e chilometri nel deserto roccioso, senza nulla intorno, per arrivare poi ai piedi di alcune piccole montagne: ci si arrampica qui, si attraversano piccole gole, per assistere poi a uno spettacolo incredibile.

Oasi_Chebika_Tunisia_2
Ph by Aramis

Palme, ruscelli, grotte, cascate: una macchia verde e rigogliosa su uno sfondo polveroso, quello del deserto. Che magia… <3

Oasi_Chebika_Tunisia_3
Ph by Aramis

Altre tappe, poi, hanno arricchito nei due giorni l’itinerario, ma di sicuro queste che ho ricordato sono quelle che ti lasciano un segno indelebile, per l’intensità delle emozioni.

Per questa indimenticabile fuga nel deserto noi ci siamo affidati a un’escursione organizzata, diversamente da come siamo abituati, ma è stata una scelta vincente e sicura. Indipendentemente dal periodo storico e dal contesto politico, avventurarsi all’interno di un territorio geograficamente molto diverso dal nostro può costituire sempre un pericolo, e mai a causa delle persone, ma soltanto per le avversità ambientali.

Non rinunciate a scoprire la Tunisia, ma affidatevi alle persone giuste!

Erg tunisino
Ph by Aramis

Enjoy it! <3

Forse possono interessarti anche questi post!

4 commenti

  1. […] prima volta è capitata in Tunisia, quando durante un tour di due giorni nel deserto, ci hanno proposto di entrare nel bel mezzo del Sahara in groppa ad un cammello (era un dromedario […]

  2. […] tour nel grande Erg tunisino, ha rappresentato la mia prima volta fuori dall’Europa e il mio primo vero viaggio con […]

  3. No ho i brividi…secondo te mi devo preoccupare? Appena ho visto la fotina del post correlato al tuo ultimo articolo sul Messico mi sono fiondata. Cos’è questo richiamo del deserto?! Voglio indossare tutti quei kaftani stupendi *_* Il villaggio berbero….ahhhh pure io! 😀 😀

    1. Mmm…un orso nel deserto implicherebbe la presenza immediata di Piero Angela, ma mi sa che ne vale la pena! Attraversare la Tunisia è un’esperienza che portiamo ancora nel cuore! *_*

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *