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Libri e viaggi: il mio questionario di Proust

Non credo sia un argomento nuovo sul mio Blog, perché ho già raccontato delle mie abitudini in tema di lettura e viaggi, ma ho accolto volentieri l’invito a rispondere al questionario di Proust, per rispolverare le emozioni che mi hanno regalato i miei libri e i loro personaggi.

Innanzitutto, dico che l’invito me lo ha posto Silvia e quindi – come dice lei – rispondiamo al questionario di Proust “alla moda di Trippando“. 😉

E poi, vi dico brevemente che il questionario di Proust non è altro che una serie di domande volte a conoscere meglio la persona che vi risponde, senza risvolti psicologici, né scientifici: semplicemente, ci apriamo agli altri.

Oggi, con #proustandtrip, mi apro a voi.

questionario di proust

L’ultimo libro che ho regalato.

Il piccolo principe, di Antoine de Saint-Exupéry. L’ho regalato a mio cognato per Natale perché, come me, è un visionario, un instancabile. Ma per poter continuare a essere grandi, bisogna conservare la propria forza di bambino.

L’ultimo libro che ho letto.

Lei & Lui, di Marc Levy. I miei libri preferiti sono quelli di storie semplici, con sentimenti forti e veri. Mi piace chiudere gli occhi, addormentarmi e sognare di un mondo spinto dalla determinazione generata dall’amore.

Non leggo gli Harmony, ma le storie romantiche sono le mie preferite.

L’ultimo libro che ho acquistato in una libreria indipendente.

Tutti i libri che acquisto, li compro nelle librerie “fisiche”. Difficilmente acquisto qualcosa online, perché amo il contatto con le persone e credo nell’economia locale. Il problema è che di librerie indipendenti, ormai, ce ne sono proprio poche; ma anche se frequento i grandi marchi, sono sempre quelli sotto casa mia.

Un libro che non ho compreso.

Non è che non l’ho compreso, ma non mi ha dato quello che ha dato alla maggior parte delle persone che lo ha letto: Un indovino mi disse, di Terzani.

Un libro acquistato in viaggio.

Adulterio, di Paulo Coelho. Ero in viaggio verso il Sudafrica, provenendo già dalla Grecia e avevo fatto fuori tutti i libri che avevo messo in borsa. Mi restava L’archeologo, di Arthur Phillips, ma non mi ispirava affatto (e non l’ho ancora letto), così in aeroporto comprai l’ultimo di Coelho…che in fondo, mi ha deluso un po’ anche questo!

Una delle frasi più belle letta in un libro.

“…Non si possono contare le lune che brillano sui suoi tetti, né i mille splendidi soli che si nascondono dietro i suoi muri…” Mille splendidi soli, Khaled Hosseini.

Un libro che mi hanno consigliato, ma ancora non mi sono decisa a leggere.

Le intermittenze della morte, di J. Saramago. Non ho assolutamente dubbi, soltanto che poi mi trovo un altro libro sul comodino. Ma è di sicuro in calendario.

Un libro che ho letto, ma mi vergogno a dirlo.

Ho vaghi ricordi di qualche libro chiuso per disperazione…non tanti, per fortuna, ma tra questi c’era sicuramente I love shopping, di Sophie Kinsella.

Il libro che non mi sento ancora pronta a leggere.

Anna Karenina, senza dubbio. Ci ho provato, storia e ambientazione fantastica, ma non riesco a sentirmi pronta per terminarlo.

Il primo libro che metterei nello zaino se partissi domani per un viaggio a piedi.

I tre moschettieri, di Dumas. Desidero fortemente leggerlo, benché conosca benissimo la storia: credo che i suoi personaggi sarebbero ottimi compagni di viaggio.

Tre libri che sarei disposta a leggere e rileggere se dovessi restare mesi su un’isola deserta.

La prossima volta (Marc Levy), Il codice da Vinci (Dan Brown) e L’ombra del vento (Carlos Ruiz Zafon).

I libri che sono in questo periodo sul mio comodino.

La spada di Shannara, di Terry Brooks. Vado un po’ a rilento, ma il genere è uno di quelli che mi piace tanto. Forse, in generale, in questo periodo non mi sento tanto predisposta alla lettura. Mi capita raramente, ma mi capita.

Il libro di cui avrei voluto essere protagonista.

L’ho già nominato prima: è La prossima volta, di Marc Levy, perché è il mio desiderio da sempre, sapere che ho amato e che amerò le stesse persone in tutte le vite che vivrò.

♦♦♦♦♦

Se vi va di ripercorrere i vostri ricordi letterari, le vostre passioni e le emozioni che vi hanno suscitato una lettura, rispondete anche voi al questionario di Proust.

Non è una catena, non dovete taggare nessuno, ma soltanto guardarvi dentro e raccontarvi agli altri.

E magari sorge uno spunto per una nuova lettura.

Ciao! ♥

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4 commenti

  1. Tantissime letture interessanti anche che non conoscevo, quindi me le segno così amplio la mia libreria. 🙂

    1. Credo sia proprio lo scopo ultimo, oltre a quello di far conoscere sé stessi: ampliare gli orizzonti di chi ci legge.
      Grazie per essere passata di qui! Un bacio :*

  2. Concordo con te: “per poter continuare a essere grandi bisogna conservare la propria forza di bambino”. Ma perchè esistono ancora le librerie indipendenti, non si sono estinte ormai? Da noi solo grosse catene ormai 🙁 Hai una spada sul comodino? 😀 😀 Sapevi che ci hanno fatto la serie? Io sono riuscita a guardare solo mezza puntata…roba da bimbiminkia 😛
    Carina l’idea del questionario ma non potrei rispondere a tutte le domande: in viaggio shiaccio “Pausa” 😉
    Buona serata ti abbraccio!

    1. Qualche libreria ancora si vede, ma sono pochissime…anche se aprirne una, sarebbe il mio sogno.
      Difficilmente vedo film o serie tratte da libri, troppa delusione!
      Per la pausa ti capisco, dipende da cosa c’è sul comodino…io adesso mi sento molto in stand-by!
      Ti abbraccio anche io!

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