Oggi piove qui a Pompei, ma io nella speranza – e nella convinzione! – che tra poco esca di nuovo il sole, sono corsa in gelateria a prenotare una quantità enorme di gelato per i miei ospiti.
E sì, perché oggi sono proprio tanti e tra loro ci sono dei ritorni, ma anche qualche nuova presenza nel mio salotto! ^_^
Li accolgo tutti con piacere e iniziamo questa chiacchierata, in cui scommetto che vi ritroverete in parecchi, perché affronta un argomento scottante nelle coppie e nelle famiglie: chi decide in viaggio?
Ce lo raccontano Lucrezia & Stefano di In World’s Shoes, Chiara & Marco de I viaggiascrittori e Orsa (Daniela) & Orso, de L’orsa nel carro…ah, ad origliare c’è anche Aramis, che spera di trovare qualche alleato….mmmh, ci riuscirà? (mi sa di sì…grrr!)
Facciamo così, iniziamo dalle vecchie conoscenze! Lucrezia, Stefano, ci raccontate al volo come organizzate i vostri viaggi? (dico al volo perché so che siete un pochetto impegnati…ma un gelatino lo prendete, vero? 😉 )
Lucrezia & Stefano: Come ci organizziamo per un viaggio? Mmm beh, diciamo che parte tutto da me – Lucrezia – e non scherzo. Nonostante la nostra passione comune, Stefano sa bene quanto io sia quasi “frenetica” nel voler organizzare itinerari, tappe, spostamenti e via dicendo. Quando mi vede nel panico, con le mani fra i capelli e milioni di fogli sparsi intorno a me con sopra scritte tutte le infinite possibilità per vedere più cose possibili in pochi giorni allora mi aiuta a sistemare i danni. 😀 A me non dispiace tutto questo, lui mi aiuta nel momento della necessità ma altrimenti lascia fare a me perché si fida del mio istinto e del mio gusto, delle cose che sceglierò di farci vivere. A lui piace decidere le sistemazioni, controllare i siti per gli alberghi, gli appartamenti.. mentre per il mezzo di trasporto solitamente sono io a controllare e poi scegliamo insieme l’opzione migliore! Quindi su questo ci dividiamo bene i compiti! 😀
Bene! Direi che da questo primo confronto, l’uomo della coppia ne esce “abbastanza vincitore”, nel senso che partecipa in qualche dettaglio organizzativo…sapete, sono un poco prevenuta su questo argomento e dopo vi spiego perché!
Passiamo ora a Daniela…non ci dirai che il tuo compagno di viaggi è un orso di nome e di fatto?
Daniela…& Orso: Questa volta edulcorante grazie, sai l’estate, il bikini, la fam…ehm la dieta!
Vedi, il nostro in realtà non è un viaggio di coppia nel senso che Orso si limita ad accompagnarmi e basta. Decido io, acquisto io e pianifico io. Se da un lato questo suo disinteresse significa più libertà di scelta per me, dall’altro è decisamente snervante scontrarsi sempre con l’indifferenza o, peggio, il boicottaggio nei confronti di certe destinazioni! Non ti nascondo che a volte provo una “sana” invidia quando leggo di altre coppie di blogger accomunate dalla stessa passione o lo stesso desiderio di vedere una meta, come ho già avuto modo di spiegare nel Tag #UnBlogPerDue. Del tipo, alla domanda: “TesOrso la prossima volta ti piacerebbe un fine settimana in Spagna o in Portogallo?” le risposte generalmente si alternano con un monotono “Fai tu” oppure un sonoro “Emmò basta con ste’ 48h!” – “Orso veramente sto ancora aspettando la crociera che mi avevi promesso!” Ma sono una donna e so come ottenere le cose 😛
Così molto spesso mi ritrovo a prenotare ed organizzare in completa solitudine, approfittando delle offerte sui voli piuttosto che delle offerte sulle prenotazioni anticipate di mesi e mesi prima! Quest’ ultima opzione mi è più congeniale perché mi permette di risparmiare qualcosina e, in più, ho dalla mia più tempo per “lavorarmi” Orso e convincerlo a smettere di farmi il muso!
Stesso discorso per quando siamo in viaggio: io stilo un itinerario di massima scrivendo tutto sulla mia “sacra agendina” che, se la perdo o se mi succede (corna) qualcosa in viaggio, Orso è letteralmente perduto! Infatti, da qualche tempo a questa parte, la sera prima di partire gli tengo una lezione universitaria che va dai nomi e numeri dei mezzi da prendere, agli impronunciabili nomi delle strade, fino a fargli imparare a memoria tutte le recensioni di TripAdvisor sui locali in cui andremo a mangiare! Così impara a non partecipare prima!
Ma quello che mi manda più in bestia è quando al ritorno vedo l’entusiasmo con cui racconta il viaggio a parenti e amici. Ah, ma allora ti è piaciuto!?
Pazienza sono un’Orsa…mi è toccato un Orso.
Guarda sto piangendo dentro ma, mio malgrado, devo declinare il tuo invito ad assaggiare questi golosissimi pasticcini semifreddi o domattina dovrò compiere un cruento “bilancicidio”. Però, se proprio insisti, il fagotto take away lo accetto volentieri…tanto a 100 metri fuori da qui non ci arriva! 😛
Aramis!!! Esci da dietro la porta! >.< Daniela sta parlando di Orso, non di te!
Ebbene sì, amici…ecco perché sono così prevenuta nei confronti della categoria “maschio-viaggiatore”. Purtroppo, la mia situazione è la stessa di quella di Daniela (mia cara, hai tutta la mia solidarietà…ma non affogare i tuoi dispiaceri nel gelato, però!) e a me mi saltano proprio i nervi!
Decido e organizzo tutto io: date, destinazioni, budget, itinerario, svolgimento della giornata. Nel 95% dei casi (oggi mi sento buona), Aramis non conosce neanche il programma della giornata o verso dove dovrà guidare il giorno successivo. Io mi arrabbio e mi sento molto delusa, perché da amante dei viaggi e del mondo mi piacerebbe molto condividere anche la programmazione e l’attesa.
Poi, come capita a Daniela, sul posto Aramis sembra un bambino la prima volta al parco giochi: felice, entusiasta, emozionato…e passa ore e ore a fare foto, per non perdere neanche un ricordo al ritorno.
Ma allora, diciamo noi (Io&Dani): <<se vi piace così tanto, partecipate anche prima, per la miseria!!!!!!>>
Ok, riprendiamo la calma…anche perché meglio trascinare orsi e spadaccini in giro per il mondo (che poi si divertono), piuttosto che vivere accanto a persone completamente apatiche!
E soprattutto, lasciamo spazio a Chiara & Marco, che mi sono venuti a trovare per la prima volta.
Chiara, ci racconti tu cosa significa il tuo viaggio di coppia?
Chiara & Marco: Io sono una valigia. Per molti anni della mia vita sono stata un trolley con la rotella incagliata, capriccioso da trascinare. In tempi più recenti, sto dando un giro di cacciavite alle mie giunture e scorro disincagliata sulle strade del mondo.
Che significa? Significa che da bambina ero una pessima viaggiatrice. Avete presente la bambina musona che spende le sue giornate nel cono tiepido di un ombrellone? Quella che sbuffa su tutti i sentieri? Ero io. La valigia pesante nelle vacanze dei miei genitori. Per molti anni della mia vita, non ho minimamente pensato a calarmi nel ruolo della pianificatrice di viaggi. La mia famiglia decideva la destinazione, mio padre pianificava gli itinerari. Per trascinarmi in vacanza dovevano quasi mettermi il guinzaglio. Ho affrontato viaggi stupendi con lo spirito sbagliato. Qua e là per l’Europa, ero quella che tirava un sospiro di sollievo una volta varcate le mura di casa. Viene da chiedersi: sono cambiata? Spero di sì. Mi sto perfezionando.
Perché racconto questo? È una necessaria premessa per spiegare una cosa semplice, ma basilare: senza Marco, il nostro blog non esisterebbe. I viaggiascrittori è nato per raccontare i nostri viaggi di coppia, viaggi che probabilmente non avremmo fatto senza l’altra persona. Perché noi ci trasciniamo a vicenda. Fuori dal letto, fuori dalla stanza, fuori di casa: abbiamo bisogno di spronarci a vicenda, trolley capricciosi quali siamo.
Abbiamo già raccontato il nostro modo di organizzare il viaggio con l’hashtag #UnBlogPerDue, ma proveremo ad approfondire. Lo faremo ripercorrendo le tappe che precedono una partenza.
Chi decide la destinazione dei nostri viaggi? Dipende. A volte sono io a proporre, altre volte è Marco. Molto spesso ci lasciamo guidare da suggestioni. Per esempio, il nostro viaggio in Irlanda dell’anno scorso è stato influenzato da un mio esame di letteratura inglese all’Università. Quando scegliamo la montagna, è sempre Marco a decidere, data la sua competenza in materia. In ogni modo, si tratta di decisioni condivise, almeno in una fase successiva.
Chi organizza l’itinerario? Diamo a Marco quel che è di Marco: all’itinerario ci pensa lui. In questo non sono cambiata rispetto alla bambina musona che ero: quando si tratta di organizzare qualcosa, sono preda di una mortale combinazione di ansia e pigrizia. Marco è quello che sfoglia meticolosamente la guida, annotandosi tutte le rovine di abbazie e i monasteri (specialmente quelli in cui si producono birre trappiste).
Ovviamente poi ci consultiamo: io approvo, non approvo, e soprattutto mi lamento. Prevedo catastrofi. Naturali o meno. Faccio venire l’ansia anche a lui. Insomma, sono la compagna di viaggio ideale. Ma è proprio vero? Dipende. Se devo viaggiare da sola (come di recente a Vienna), mi trasformo nel boss dell’organizzazione, divento precisissima. Ma se c’è qualcuno che ci pensa per me – papà o Marco – allora passo volentieri la palla avvelenata.
Chi stabilisce la giornata in viaggio? La pianificazione day by day la facciamo di comune accordo. Sembrerà strano, ma Marco ed io siamo quasi sempre in sintonia. Fame, stanchezza, sete ci colgono negli stessi momenti. Ci entusiasmano le stesse cose. Abbiamo gli stessi gusti in fatto di svago. Forse l’unica vera differenza è il fatto che io sono una fan dei formaggi e lui no. Ma ci sta lavorando!
Per noi, viaggiare e lavorare insieme al blog è molto importante. Tanto importante che abbiamo chiesto ad altri blogger di condividere con noi il loro modo di gestire blog di coppia. Questo è il senso dell’hashtag #UnBlogPerDue, a cui in molti hanno già risposto, aprendoci spaccati di vita in viaggio intimi e commoventi.
Noi siamo una valigia. Ma bella grande. Per contenere tutti i nostri sogni.
MERAVIGLIOSO!!! Che bel modo di condividere i viaggi…forse quello che sognano un po’ tutti! *_*
Anche se in fondo, noi amiamo i nostri compagni così come sono e l’importante è avere tanta voglia di vedere il mondo insieme, indipendentemente da chi organizza il viaggio… <3
(No, Aramis, non tirare un sospiro di sollievo: la prossima volta tocca a te!)
E a voi, ragazzi, un grazie mille di cuore per avermi fatto compagnia anche oggi…ci rivediamo presto?
Mille bacini per voi tutti…alla prossima! :*
Trentuno ad Aramis dietro la porta, vieni fuori che ti presento Orso! 😀 😛
Beh, i vincitori assoluti del SintoniaAward sono indubbiamente Chiara&Marco, mi è piaciuta tantissimo la loro frase “Noi siamo una valigia”! Ragazzi usatela come motto del vs blog! 😉
Mi piace anche come si completano e come condividono i compiti Lucrezia&Stefano!
Per il resto…Cassandra che dici, io e te affoghiamo la tristezza nel gelato oppure nel BookNow selvaggio?!
Orsa, senti a me: tuffiamoci nel “BookNow” come se non ci fosse un domani; poi, per riprenderci dalla disperazione del portafogli vuoto, ci consoliamo con tutto questo bel gelato…non ti sembra un’idea grandiosa??? 😀
Non grandiosa, p-e-r-f-e-t-t-a!
Grazie Orsa, in effetti è una bella idea! Buona domenica! 😀
Che belli che siete tutti! Il mio Stefano, per gli amici Katerheinz, di fatto è il mio compagno di viaggio. Raramente mi sono spostata senza di lui. Prima ero più io a organizzare, passando ore ed ore a cercare voli e hotel; ora mi sostiene di più da questo punto di vista, ma si affida a me per quanto riguarda le cose da visitare. Indirettamente partecipa al blog, con foto e proposte. Spesso dice “Andiamo lì, così poi ne scrivi sul blog!” e spesso mi dà anche ottimi suggerimenti. Ah, l’amour! Un abbraccio a tutti!
Ma che carino questo post, mi sembrava di essere nel vostro salotto a spettegolare di viaggi 🙂 Mi rivedo in molte coppie: io di solito propongo la meta, raccolgo appunti, creo l’itinerario e Enri…poco prima della partenza dà un’occhiata al percorso mentre gli presento l’itinerario in stile tour operator 🙂 Però non lo cambierei per nulla al mondo: mi piace il fatto che si fidi dei miei consigli e che, fondamentalmente, gli basti partire insieme al di là della meta per essere felice!
Sì, alla fine è questa la cosa più importante: avere voglia di condividere un’emozione insieme! Il resto non conta….ma una mano ogni tanto farebbe molto piacere!!! 😉
Orsa & Cassandra quanto vi capisco! Sarà colpa della nostra età ehm, più avanzata rispetto a quella dei ragazzi? O sarà forse che quando ho prenotato i biglietti per Londra il mio “food traveler” mi ha detto “Poi per altri dieci anni a Londra non ci torno più” – gli avrei lanciato il computer in testa 😒
Uuuuuhhh!!!! Non ne parliamo quando poi, alla fin fine, vorrebbero fare pure dei commenti alla destinazione!!!
Si può mettere la censura come nei fumetti? :X
Desperate HouseTravelBlogger…
Ah ah ah vero 😂
Mi sono dimenticata di dire quanto mi ha fatto ridere la foto dell’orsa “nel carro”!
Orsa è mitica! *_*
Uahahahahahahahahaha :DDDDDDDDD
Diciamo che noi siamo una via di mezzo dai, non facciamo tutto insieme ma per fortuna Stefano non lascia la nave che affonda ahahah 🙂
Ora siamo in fase organizzativa di un viaggio che ci sta creando un po’ di problemi e ci stiamo dividendo giustamente i compiti! E’ bene così, anche perché come gestiamo il blog in due, dobbiamo gestire quanto possibile anche i viaggi e la loro organizzazione! 🙂
Come Chiara e Marco anche noi siamo affiatati durante la giornata in viaggio, ci viene fame nello stesso momento, siamo stanchi nello stesso momento…ahaha litighiamo molto raramente durante una giornata in viaggio e se lo facciamo è solo per l’eccessiva stanchezza ma ci comprendiamo e quindi passa tutto molto velocemente, per fortuna! 🙂
Ci dispiace di aver dovuto sintetizzare la risposta ma, causa esame di ieri, abbiamo avuto i tempi un po’ stretti! Ci ha fatto molto piacere partecipare come sempre e dare qualche altra informazione su di noi qui nel commento!
Un bacione a tutti <3
Lo sapevo che eravate impegnati e per questo mi ha fatto ancora più piacere che siate passati di qui! ^_^
A dir la verità anche io & Aramis in viaggio poi siamo affiatatissimi: ci piacciono le stesse cose e abbiamo gli stessi ritmi, se non fosse che io mi sveglierei all’alba e camminerei per ore, mentre lui cerca giustamente di darmi una regolata…resta pur sempre un viaggio, non una giornata a “zappare la terra”!!! 😛
Ahahah giustamente!
Io però sono una di quelle che in viaggio deve per forza puntare la sveglia “presto”, se poi ho pochi giorni a disposizione come per Edimburgo mi alzo alle 6 e alle 7 sono già in giro! E stefano puntualmente mi maledice perché se non abbiamo scelto la camera con colazione inclusa dobbiamo andare alla disperata ricerca di un locale aperto alle 7.30 di mattina! ahahah
Il gelato e la compagnia sono stati magnifici. Ringraziamo di cuore la nostra ospite! 🙂
Bellissimo articolo! 😀 Ma ragazzi una curiosità.. ma che lavoro fatte per prendere e partire così da un momento all’altro?:D
Io ho un’agenzia di viaggi ed eventi, per cui gestisco facilmente il lavoro…ma non capita spesso di partire improvvisamente. I viaggi veri li programmiamo con attenzione, per i weekend è tutto molto più semplice! Un bacio!
Ehhh si finisce per prendere un Master di 2 livello destreggiandosi fra le offerte oppure, più semplicemente, si prenota con mesi e mesi di anticipo. Personalmente ad esempio riesco a risparmiare tantissimo viaggiando fuori stagione, facendo comunque grossi sacrifici sul resto. E’ una questione di priorità, magari mi vesto low cost e preferisco viaggiare 😉
Resta comunque il fatto che il mio budget mi consente solo una 48ore! Infatti ne ho fatto una filosofia di viaggio!
Un saluto!
Anche io mi vesto low-cost!!!!!! Per non parlare delle borse…ma, effettivamente, preferisco riempire valigie! 😉
[…] come ebbi modo di scoprire l’anno scorso durante una chiacchierata con altri blogger, è un problema abbastanza comune. […]