Quaderni per maturità 2020

Maturità 2020: gli esami al tempo del CoVid-19

Per ogni individuo, l’esame di maturità è un passo importante, anche nel 2020, dove tutto è stravolto a causa del Coronavirus.

Oggi, 17 giugno 2020, sono iniziati gli esami di maturità per tutti gli studenti delle scuole superiori, con modalità ben differenti a cui siamo abituati da decenni a questa parte.

Gli esami di quest’anno, difatti, sono stati caratterizzati dal diffondersi dell’epidemia di Covid-19, ovvero il così tanto conosciuto e temuto Coronavirus, che ci ha costretti a un cambio radicale delle nostre abitudini, prima in maniera definitiva, ora più graduale.

Non esiste settore o ambito della vita quotidiana che non sia stato stravolto e io, da amante dei viaggi, penso sicuramente alla libertà negli spostamenti e alla possibilità di varcare i confini, per andare sempre alla ricerca di nuove emozioni.

Ma, da mamma, ho vissuto sulla mia pelle la tragedia della chiusura delle scuole: e non perché la responsabilità di mia figlia sarebbe caduta su di me H24, ma perché – nonostante lei frequentasse semplicemente l’asilo nido – le ho visto sottrarre un momento importante, di formazione e di socializzazione. Di creazione del suo essere personcina attiva nel mondo.

E così, in via sempre crescendo, per tutti gli studenti di ogni ordine e grado: stop alla scuola, la prima istituzione a essere chiusa definitivamente, con riapertura a data da destinarsi. Data che, ad oggi, non si conosce ancora.

Didattica a distanza, tutti promossi ed esami di terza media quasi annullati.

Ma la maturità, anche nel 2020, si deve fare. E come? Senza prova scritta e con un orale di un massimo di 50 minuti; commissione interna e cinque studenti al giorno. A sentire i primi commenti degli studenti “cavia”, è stata una passeggiata.

esami di stato 2020

La prima cosa che ho pensato, ma già dalla fase di ideazione, è stata che poteva capitare a me. Ma in senso buono.

Mentre i ragazzi di oggi si sentono defraudati di un’esperienza, io ho odiato il liceo e ancor di più il mio esame di maturità; trovandomi comunque a dover vivere questo periodo, non poteva avvenire 18 anni fa? (che nessuno si faccia i conti, grazie!)

L’avrei vissuto anche io come una passeggiata e…..

E.

Già, punto.

Sono sempre stata una ragazza studiosa, con una media voti invidiabile. Ma ad alcuni non andava giù quel mio lato che mi escludeva a pieno diritto dalla fascia dei secchioni: mai stata accondiscendente, mai adulato un solo professore e se c’era da marinare la scuola, ero in prima fila.

Questo ai professori di un liceo di una cittadina perbene e con la puzza sotto al naso come Cava de’ Tirreni non può piacere, così mi sono ritrovata con un bel 77 finale e una depressione durata 15 giorni.

Ma se non ci fosse stato quel voto, se non ci fosse stata quella cocente delusione che mi portò a piangere per due settimane di fila, non avrei mai vissuto l’esperienza più dolce della mia vita. ♥

Che, ovviamente, non ha nulla a che vedere con la maturità.

Un’estate al mare, un cielo di stelle cadenti e una storia d’amore che mi ha cambiato la vita, anche se oggi è soltanto un ricordo, che fa pure male.

E così, tornando ai pensieri di questi giorni, la risposta allora è NO. Non voglio tornare indietro, non voglio cambiare quell’insignificante voto di quell’insignificante momento, per un esame di maturità più facile.

Voglio il mio 77, la mia delusione, le mie lacrime…e il mio bacio sulla spiaggia.

Lettera d’amore alla mia spiaggia del cuore

E a tutti i ragazzi, dico che è importante studiare alle scuole superiori, ma solo per per propria cultura e propria formazione personale, che sarà poi indispensabile nella vita. Il voto finale, di uno stupido liceo, non conta assolutamente nulla; conta ciò che intraprenderete per realizzare ciò che vorrete essere.

Parole di una laureata con due 110 e lode! 😉

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