Cosa aspettarsi da una visita al Museo ferroviario di Pietrarsa e come organizzarla
Avevo letto del Museo ferroviario di Pietrarsa in diverse occasioni e ciascuna delle volte cercavo di organizzarmi per poterlo visitare: a pochi passi da casa mia, e io fino a qualche tempo fa non ne conoscevo nemmeno l’esistenza!
Poi, grazie alla potenza straripante dei social network, ho saputo che quella fermata del treno che tante volte avevo osservato dal finestrino, corrispondeva all’ingresso in un mondo a tratti fiabesco, qualcosa che quasi stenti a credere possa trovarsi in fondo a un vialetto.

E invece lui è lì, delimitato dal passaggio a livello, il Museo ferroviario di Pietrarsa è in realtà una finestra sul mare, una struttura immensa perfettamente tenuta e ricca di tesori, che affascinano senza dubbio gli appassionati ma anche chi, come noi, cercava un’emozione da vivere con la famiglia, la prima domenica di sole.


Oltre alle bellissime terrazze sul mare, adornate da un piccolo orto botanico, il museo è infatti costituito da tre enormi sale che ripercorrono l’intera storia della ferrovia in Italia.
La prima sala che abbiamo visitato è stata quella dedicata alle carrozze: dal modello dei primi anni del Novecento fino a quella presidenziale, la Carrozza Reale S10, che soltanto a guardarla, mi è venuta la pelle d’oca. Ho chiuso gli occhi e ho provato a immaginare un lungo viaggio nella vecchia Europa a bordo di quel treno…sarebbe stato il sogno di una vita che poteva realizzarsi. Altre epoche, sicuramente, ma la sola possibilità di ammirarla da vicino, mi ha regalato qualche minuto di felicità.



La seconda sala, invece, era riservata al modellismo. Un po’ meno appariscente, ma sicuramente altrettanto appassionante, soprattutto per gli estimatori.

Infine, quella che per noi è stata l’ultima sala del Museo ferroviario di Pietrarsa, è l’area dedicata alle locomotive. Il mio stupore? Vedere da vicino una locomotiva alimentata a carbone…ma quanta strada abbiamo fatto da allora?

La nostra visita, comprensiva di sosta al bar a goderci l’orizzonte, è durata un paio d’ore, ma sarebbe stato possibile restare ancora, magari facendo il giro con il trenino, esperienza molto adatta alle famiglie, secondo me.
Museo ferroviario di Pietrarsa: come organizzare la visita
Il Museo ferroviario di Pietrarsa, si trova in Traversa Pietrarsa, a Napoli, proprio a ridosso della stazione ferroviaria: per entrare nel museo, infatti, occorre attraversare i binari, il che rende molto suggestiva la visita, già dall’ingresso.

È aperto tutti i giorni, ma con orari variabili: dal lunedì al mercoledì, solo per grandi gruppi; il giovedì, dalle 14.00 alle 20.00; il venerdì, dalle 09.00 alle 16.30; il sabato, la domenica e i giorni festivi, dalle 09.30 alle 19.30
Il biglietto di ingresso ordinario costa € 7,00, ma molto spesso è possibile usufruire di sconti speciali in occasione di eventi.
Ad ogni modo, per organizzare al meglio la visita e conoscere i giorni in cui sono attive particolari promozioni, eventi o giorni di chiusura e/o apertura straordinari, consiglio di visitare la pagina ufficiale qui.
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Per noi è stato un pomeriggio davvero indimenticabile, sicuramente superiore alle nostre aspettative. E, per una volta, devo ammettere che le Ferrovie Italiane hanno fatto un egregio lavoro, davvero lontano dalla scarsa puntualità che invece caratterizza le solite corse dei treni: un edificio enorme, perfettamente curato, pulito, ordinato e valorizzato.
Complimenti a loro, è un gioiello della storia italiana e di Napoli!
Si ringrazia il Museo ferroviario di Pietrarsa e la Fondazione FS per averci ospitato
Bravi che avete scelto di trascorrere un pomeriggio così!
Adoro le ferrovie e non vedo l’ora pure io di visitare un museo così, magari in autunno 🙂
Se vieni dalle mie parti, te lo consiglio vivamente…sembra un altro mondo!
E poi ci mangiamo pure una pizza! 😀
Che chicca che mi hai fatto scoprire, non conoscevo questo museo! Affascinante l’idea di ripercorrere la storia di un mezzo suggestivo come il treno 🙂 P.S. Ti vedo in formissima e raggiante, ne sono felice!