Quando lo scorso anno – più o meno di questo periodo – ho iniziato a organizzare il mio viaggio in Messico, ho voluto fare una “genialata”: partire direttamente da Napoli, anche a costo di fare uno scalo in più.
Le motivazioni? Non avevo voglia di andare a Roma, pernottare lì, lasciare la macchina in un parcheggio e, soprattutto, non avevo voglia di rimettermi in viaggio al ritorno, dopo un volo durato una decina di ore…sognavo di atterrare a Napoli e di tuffarmi dopo pochi minuti nel mio lettino.
Pensieri a posteriori? MAI PIÙ!
Ritardi, voli infiniti, scali da sfinimento: meglio spendere anche qualcosina in più, ma optare per un volo decisamente più comodo.
Ad ogni modo, sia se fossi partita da Roma, che da Napoli come ho fatto, non avrei potuto fare a meno di scegliere un volo in transito negli Stati Uniti.
A meno di non optare per un volo charter o low cost a giorni stabiliti, il volato di linea Roma-Cancun non esiste e, nella maggior parte dei casi, implica uno scalo nei maggiori aeroporti statunitensi.
Cosa fare, dunque, in caso di un volo con transito negli Stati Uniti?
La prima cosa da considerare è che, si transiti per cinque minuti o si soggiorni per un mese, le procedure burocratiche sono le stesse.
Per cui, dopo aver provveduto a controllare che il passaporto sia valido, bisogna necessariamente fare richiesta del visto ESTA, ovvero dell’autorizzazione a entrare negli Stati Uniti senza visto. È una piccola contraddizione, ma sicuramente una conditio-sine-qua-non per poter mettere piede nella terra a stelle e strisce.
L’unico particolare a cui fare attenzione è che, nella compilazione, bisogna indicare che si tratta di semplice transito e non di permanenza, quindi non necessitate di inserire i contatti di chi vi ospiterà.
–> Leggete qui come ottenere il visto ESTA <–
Un altro elemento molto importante da valutare, quando scegliete un volo che fa transito negli Stati Uniti, è il tempo di scalo: tra un volo e l’altro, non devono esserci meno di due ore/due ore e mezzo.
I controlli, infatti, sono molto lunghi e scrupolosi e anche per chi ha dei voli in connessione, non ci sono “sconti” di tempo: bisogna passare di nuovo al body scanner, inserire i dati del passaporto nelle apposite macchinette, prendere le impronte digitali, rispondere alle domande su bagagli, far controllare l’ESTA e apporre il visto di transito sul passaporto.
Solo in alcuni casi, è richiesto di ritirare nuovamente i bagagli (ma capita molto raramente), proprio per adempiere alle nuove normative di sicurezza.
In questo caso, due ore non sono affatto sufficienti ma, come vi ho detto, è un’eventualità molto rara, poiché molto più frequentemente, ritirerete i bagagli direttamente a destinazione.
Occhio anche alla code per la toilette: se non è proprio indispensabile, aspettate di fare prima tutti i controlli e poi, magari, ve la conservate per il bagno all’imbarco! 😛
Nei grandi aeroporti americani, infatti, sono tanti i voli che atterrano contemporaneamente e, di conseguenza, tante le persone che attraversano lo stesso percorso.
Tirando le somme, come vi ho già detto prima, il consiglio veramente valido è quello di calcolare un tempo sufficiente tra un volo e l’altro e non perdersi nei meandri degli aeroporti, magari facendosi attrarre da un tipico hot dog americano, quello con ketchup e tante altre salsine…ok, sì, lo ammetto: io ho ceduto e lo voglio anche adesso! 🙂
Per il resto, solo con un pizzichino di stress, perché gli scali non sono mai simpatici, la vostra prossima vacanza ha il volto dello zio Sam e la scritta I want you!…mica male? 😉
Per tanti altri consigli di viaggio, ritorna a Pratica…mente viaggi!
Ciao cara! Questo argomento mi interessa molto, anche perché non ho mai capito bene questa cosa dei bagagli. Io sapevo che ogni volta che si transita per gli Stati Uniti bisogna ritirarli e poi imbarcarli di nuovo! Non è sempre vero quindi?
Ci sono dei casi precisi (a seconda dell’aeroporto o della compagnia magari) in cui avviene questa procedura? Come si fa altrimenti a comprare serenamente il volo? Magari si sceglie uno scalo di 2 ore e poi c’è da ritirare i bagagli e si perde la connessione!
Scusa i mille dubbi ma sono cose che mi sono sempre chiesta, non so se sai aiutarmi 🙂
Un abbraccio!
Che io sappia, ultimamente sta capitando solo per transiti a New York; nel resto degli Stati Uniti, non c’è problema…li ritiri direttamente a destinazione. Purtroppo, però, non c’è un’indicazione precisa in fase di prenotazione; una sola cosa è certa: se la connessione è operata da due compagnie aeree diverse, ovunque è necessario ritirarli.
Ti dico che in ogni caso, due ore è proprio il minimo sindacabile, si sta tranquilli dalle tre ore in su! 😉
Ti abbraccio anche io! :*
Daiii che colpaccio lo Zio Sam! 😀 Raccontami di più di questo volo NA-NY? Meridiana? Ho sentito dire che per un volo così lungo non hanno nemmeno il monitor per guardare la tv sul sedile di fronte! E come ti passa il tempo!? Ma era pure quel volo che vi hanno piazzati in posti separati? Madò e come fai? Se mi confermi vorrà dire che a sto punto vale assolutamente la pena spostarsi a Roma! E per lo scalo (controlli+possibilità di perdere il volo) mi è venuta un’ansia pazzesca! God Bless il volo diretto!
Bacione!
Macchéééé!!!!! Magari fosse stato il Napoli-New York di Meridiana senza tv (che mi pare sia proprio vero!)….invece era un Delta Napoli-Amsterdam-Detroit-Cancun…ma sono partita da Napoli io, eh! Mica sono andata a Roma? Sono furba, che ti credi! >.< Sicuramente Dio salvi la regina e i voli diretti: mai più un'esperienza simile, centomila volte meglio andare a Roma, spendere in più tra voli diretti, costi di parcheggio e altre cosine, che avere queste mie idee geniali! -_- Smack! :*
Ommioddio è vero adesso ricordo! O_O Un vero viaggio della speranza! 😛
Ma che cosa non si fa per viaggiare! 😉