Non so esattamente se queste mie avventure con i vari animali che ho incontrato, siano in piena sintonia con la natura e non gli creino particolari disagi o affanni eccessivi. Ma a mia discolpa, posso dire che le ho vissute tutte con il cuore pieno di gioia, pensando che fossero soltanto modi “ravvicinati” di vivere il contatto con queste creaturine (a volte anche creaturone! 😛 ), con la natura che funge da sfondo incontrastato.
In poche parole, in diversi paesi che ho visitato, vi era l’occasione di fare “un giro in sella agli animali del luogo”…vuoi che siano cammelli o elefanti, a seconda della destinazione, c’era la possibilità di salire a bordo e compiere un percorso, spesso completamente immersi nel paesaggio.
È vero che può sembrare un’escursione puramente turistica, un gioco per bambini, ma se vivi il viaggio come sono abituata a fare io, essere così a stretto contatto con gli animali e percorrere un tratto di strada insieme, mi ha fatto sentire parte integrante del contesto.
La prima volta è capitata in Tunisia, quando durante un tour di due giorni nel deserto, ci hanno proposto di entrare nel bel mezzo del Sahara in groppa ad un cammello (era un dromedario per l’esattezza), in modo da toccare con mano le famose dune.

Questa forse è stata davvero la situazione più commerciale – dovuta anche all’atteggiamento abbastanza avido dei tunisini che organizzano queste escursioni – ma devo dire che cavalcare un cammello e guardare il sole che si corica nel deserto, mi ha fatto sentire parte di quelle carovane che forse ancora oggi sfidano le sabbie per trovare un’oasi che le accolga.

Poi, qualche anno dopo, è stata la volta di un paesaggio completamente diverso: i boschi innevati della Lapponia.
Qui l’emozione è stata fortissima ed è sicuramente una delle esperienza più belle e magiche che porterò per sempre nel cuore: ci siamo lasciati trasportare nella foresta lappone da una slitta trainata dagli husky, quando il sole non era ancora alto in cielo e, mentre correvamo, il mondo sembrava scorrerci intorno come in un libro delle fiabe.

Nel silenzio più assoluto, solo la neve, gli alberi e il latrare dei cani.

E al termine, una calda colazione intorno al fuoco, prima di visitare il parco dedicato a questi meravigliosi cuccioli. Questa volta ci hanno spiegato che ogni cane corre soltanto una volta al giorno e che gli serve da allenamento, perché è nella loro natura; inoltre, l’essere accolti in questo allevamento, li ha salvati dall’essere abbandonati.
Sperando che non ci abbiano raccontato frottole, è stata un’esperienza surreale. <3
Poco dopo, poi, non contenti e già nostalgici, abbiamo percorso un brevissimo tragitto a bordo della slitta di Babbo Natale, trainata dalla sua renna più diligente! 😉

In ultimo, e soltanto per ordine temporale, il particolarissimo safari in sella a un elefante, nel Parco Naturale dello Zambesi, in Zimbabwe.
Anche in questo caso, allevano alcuni elefanti per sottrarli al bracconaggio e il costo dell’escursione è utilizzato in parte per la loro salvaguardia.
Il percorso è durato circa un’oretta e speravamo di avvistare anche qualche altro animale, ma ormai l’aria si era fatta abbastanza rovente ed era il momento della giornata in cui era più difficile incontrare altri ospiti del bush, a causa del gran caldo.


Al termine del giro, poi, gli elefanti ci hanno fatto tanta compagnia, permettendoci di dargli da mangiare e di accarezzarli ancora.
Speriamo di aver contribuito davvero al loro benessere…così che non sia stata un’avventura memorabile soltanto per noi! 🙂
[…] con mano l’esperienza di percorrere le sabbie del deserto. Qui, infatti, è possibile salire “a bordo” dei dromedari e cavalcare fino alla linea dell’orizzonte, tra palme e miraggi, e sentirti magari un antico […]
Stasera sei il mio piacevolissimo diversivo a SanRemo (di cui non faccio abitualmente uso comunque) 😛
Considerando che un po’ tutto è meglio di Sanremo, se hai scelto proprio me allora è un complimentone! ♡