corridoio aereo

Una vita vista…corridoio!

Sfogliando lo stream dei social, credo un mesetto fa, mi sono imbattuta in un’immagine carina, corredata da un quesito, pubblicata dall’account ufficiale di Alitalia, la nostra compagnia di bandiera.

Una vignetta che mi ha fatto immediatamente sorridere, perché in un lampo ha disegnato la mia immagine di viaggiatrice e mi ha riportato alla mente diversi aneddoti.

Finestrino o corridoio in aereo

Partiamo dall’assunto di base: io odio volare!

Per anni sono partita alla scoperta delle destinazioni più facilmente raggiungibili in auto, nave o treno, anche impiegando lo stesso tempo che ci avrei messo per arrivare in Giappone in aereo.

Nel frattempo, ne ho accumulate ore di volo, ma anche oggi, non so se sempre per paura o perché ormai ci sono abituata, il mio mezzo di trasporto preferito resta la macchina.

Sono consapevole, però, che chi ama scoprire il mondo non può prescindere dall’aereo e così, ogni volta che prenoto il mio volo, l’ansia sale a dismisura, comincio a sentirmi male non appena leggo il messaggio “la tua prenotazione è stata confermata” e dall’istante immediatamente successivo iniziano le imprecazioni.

Però il volo lo prenoto.

Finestrino o corridoio in aereo: che tipo sono?

Credevo che la parte più complicata dei miei voli, fosse la prenotazione del volo stesso: trovare il coraggio di premere “Book Now” da sobria, ovvero senza l’ebbrezza che solo un nuovo viaggio può darti.

Poi, ho scoperto che la guerra maggiore è quella dell’assegnazione dei posti.

Proprio perché non amo volare, non amo nemmeno il finestrino: guardare giù mi fa ricordare che sono sospesa e questo accresce la mia ansia. Inoltre, capito sempre sull’ala…che è peggio!

Con la fortuna che mi ritrovo, però, facendo il check-in in aeroporto, il posto accanto al finestrino è sempre il mio e, per scaramanzia, non consento a nessuno di fare a cambio con me. Con tanto di rimostranze da parte di Aramis, che invece vorrebbe sedersi proprio lì.

Un evento, però, mi ha insegnato che il check-in va fatto sempre a casa, per evitare spiacevoli inconvenienti come quello che sto per raccontarvi:

settembre 2014, volo Londra – Cape Town

Dopo una corsa indicibile da un gate all’altro, perché il volo da Milano era in ritardo e avevamo pochissimo tempo, io e Aramis riusciamo a imbarcarci sul nostro volo e a scoprire che, fortunatamente, lui è accanto al finestrino (con sua immensa gioia) e io al centro.

Peccato solo che la fila fosse da tre e il posto accanto a me era già occupato. Vabbè, poco male: cosa saranno mai undici ore di volo in compagnia di un’altra persona?

Il tempo di mangiare, vedere un film e poi nanna fino giù in Sudafrica.

Certo, come no….

La corsa che avevamo fatto per imbarcarci aveva disturbato il nostro stomaco, così rifiutiamo il vassoio della cena. Resta da vedere un film, prima di dormire. Ma il discorso è uguale: eravamo così nauseati da non riuscire a guardare il monitor.

Aramis allora si gira, si sistema il cuscino e piomba in un sonno profondo che finirà direttamente nei cieli sopra Cape Town.

Io mi giro dall’altro lato e scopro che, invece, il tizio accanto a me non solo aveva gradito la cena, ma che distrattamente si era rovesciato il bicchiere di vino addosso, prima di addormentarsi anche lui.

Risultato? Due persone in coma a destra e sinistra, una puzza indicibile di vino e io che non riesco a far nulla, dalla tensione e dal mal di stomaco…e non posso nemmeno andare in bagno perché Amico Fritz accanto a me non si sveglia neanche con le cannonate!

Ho trascorso le undici ore di volo osservando il percorso dell’aereo sullo schermo…undici interminabili ore guardando un puntino che si muoveva.

Da lì, la risposta è facile: finestrino o corridoio in aereo? Decisamente corridoio, tutta la vita.

E voi, che tipi siete?

Raccontatemi la vostra risposta e i vostri aneddoti! Vi aspetto! :*

 

 

Forse possono interessarti anche questi post!

5 commenti

  1. Angelo dice:

    Io sempre e solo posto finestrino! Non sono scaramantico quindi se serve si fa il cambio… Ma io adoro volare(mi chiamo pure angelo non sarà un caso :P) e vedere fuori mi dà più sicurezza, come se avessi la situazione sotto controllo (l’illusione è effimera ma la sensazione reale)… Non mi addormento facilmente e passo le ore a guardare le nuvole sotto di me o le stelle o le luci a terra o la semplice oscurità, tutto fuorché uno schermo o un corridoio stretto …o peggio ancora chi mi russa accanto XD

    1. Beh, anch’io mi chiamo RosAria, eppure con il volo non c’è tutta questa affinità! 😁
      Scherzi a parte, immagino che per chi ami volare, guardare giù sia un’emozione pazzesca…ora è un bel po’ che non salgo su un aereo e, paura a parte, credo proprio che sia giunto il momento!
      Un abbraccio!

  2. Anche per me corridoio tutta la vita! Non per questioni di paura ma perché il fatto di trovarmi seduta nel posto centrale senza potermi alzare per “fare plin plin” mi mette ansia: più penso di poter andare in bagno, più mi scappa la pipì. Un conto se il volo dura un paio di ore, ma vuoi mettere un intercontinentale così? Poi quelli accanto che non si svegliano nemmeno con le cannonate sono insopportabili!

    1. Ahahah…siamo sulla stessa barca, anzi, sullo stesso aereo!!
      E poi scusa, vuoi mettere che lato corridoio puoi anche stendere le gambe molte volte di più?
      Non sarò una gigante, ma 180 cm in volo si sentono eccome!!
      Un bacione Silvia! 😘

  3. Io sono decisamente da posto finestrino! Amo guardare fuori dall’oblò, fotografare le nuvole, vedere dall’alto la destinazione che si sta avvicinando…Enri, che ha paura di volare, rifugge dal finestrino (tanto che quando alzo la tendina per guardare fuori devo dirglielo così non corre il rischio di sbirciare inavvertitamente e farsi prendere dal panico). Tra l’altro, avendo difficoltà ad addormentarmi in aereo, il posto finestrino mi permette di incastrare la testa quando provo le posizioni più strampalate per prendere sonno! 🙂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *